Analisi tecnica sull’evoluzione dei prossimi giorni

Nei prossimi giorni il nord America ed il nord Europa saranno sede dell’attività di due pronunciate onde di Rossby, entrambe strettamente collegate tra loro e l’una dipendente dall’altra. Tali ondulazioni piloteranno, gia nel corso del week end, nuclei d’aria fredda d’estrazione polare nel bacino del Mediterraneo. A differenza delle più rosee configurazioni bariche, prospettate dalle uscite d’inizio settimana dei più autorevoli centri di calcolo, e che sarebbero state capaci di portare neve sino al piano, la dama bianca farà la sua apparizione solo a quote superiori ai 1000mt.

 

 

In seguito il motore dell’evoluzione delle figure bariche sarà da ricercare in pieno nord Atlantico. Il getto canadese, accompagnato al suolo dalla depressione omonima, s’intensificherà particolarmente senza pero’ spingersi a basse latitudini; tale condizione favorirà la rotazione dell’asse maggiore dell’alta pressione delle Azzorre in direzione nord est tagliando in tal modo l’alimentazione d’aria gelida polare e aprendo un canale, attraverso la formazione di un ponte di weikoff con l’alta russa, d’aria fredda continentale. Come appare dagli ultimi run, sarà tale da spingere verso est tale blocco altopressorio ( i cosidetti est shift che si stanno registrando nelle ultime uscite modellistiche ). La Sardegna rimarrebbe ai margini dell’ondata di gelo.

Sarà invece molto interessante la giornata di lunedi nella quale le precipitazioni a carettere nevoso potrebbero cadere a quote molto basse, localmente fino al piano nelle zone interne date la bassissime isoterme previste sia a 850 che a 500hPa. In seguito, come detto, dovrebbe spingere da ovest l’alta delle Azzorre tagliandoci fuori, almeno per quanto riguarda le precipiazioni, dall’ondata fredda continentale. Per ulteriori conferme si attendono le elaborazioni dei modelli del week end: potrebbe aprirsi un lungo periodo freddo.

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