Sono ormai diverse le nevicate che dall’inizio dell’inverno hanno interessato le quote di montagna comprese tra i 1000 e i 1500 metri. Purtroppo la estrema variabilità atmosferica tipica del clima atlantico ha alternato alle fasi fredde e nevose, intense rimonte di aria calda, capaci di compromettere in tempi molto brevi il manto.
In questo ultimo peggioramento la neve ha imbiancato localmente anche a quote comprese tra i 700 e i 1000 metri, ma la mancanza di una seria irruzione di aria fredda non ha permesso ancora la prima imbiancata diffusa a quote di alta collina, così come di frequente avviene in inverno.
Ma vediamo anche il lato positivo associato a questo tipo di circolazione. Le nevicate in alta montagna (sopra i 1400-1500 metri), sono avvenute con intense correnti occidentali, questo ha permesso una buona alimentazione dei nevai, a discapito degli accumuli nelle zone esposte ai venti. Lo scioglimento dei nevai sarà quindi più lento e spalmato nelle settimane primaverili.
Dopo un weekend contraddistinto da tempo fresco e con condizioni generale stabilità, da domenica sera si inizieranno a sentire gli effetti del nuovo minimo atlantico in ingresso da nord ovest, da prima sottoforma di un rapido aumento termico in quota e dalle prime ore di lunedì con piogge diffuse e neve confinata dai 1500-1600 metri in su.
Il rapido passaggio del minimo atlantico (appena 24 ore) lascerà spazio a una breve ma intensa rimonta anticiclonica, della durata di 3-4 giorni, capace di riportare le nebbie nelle vallate interne, ma anche aria secca e caldo in montagna. Fortunatamente questo mix di caldo e secco, non si rivelerà molto dannoso per il manto nevoso di alta montagna, che potrà giungere senza troppi danni alla prossima perturbazione atlantica, attesa per i primi giorni di Febbraio. Dai primi giorni del prossimo mese si tornerà dunque nuovamente all’interno di una circolazione fresca e instabile, con le correnti da ovest sempre come protagoniste.
Mostriamo ora le fotografie scattate, nella giornata odierna, da Mattia Meloni:
Gennargentu meridionale, con la neve ben visibile dai 1000 metri in su
Chiudiamo con la immagine giunta dalla webcam del Separadorgiu a 1460 metri di quota, dove il gatto delle nevi, ha iniziato i preparativi per il fine settimana, sotto una bella nevicata.
Altre foto scattate nella mattinata di oggi da Mattia Meloni.
M. Perdedu
Massiccio del Gennargentu – panorama da M. Perdedu
Foto di VIncenzo Pani scattate sul Bruncu Spina (versante fonnese)