Gelo e neve in arrivo? Attenzione alle meteo bufale

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graphe3 1000   9.11917 39.23054 La configurazione meteo che si prospetta per il comparto europeo, pronto a ricevere gli effetti al suolo del disturbo al vortice polare apportato nei giorni scorsi dalla wave 2 (anticiclone delle Azzorre), è di quelle che mandano in crisi i più importanti “giornali” online dedicati alla meteorologia per il semplice fatto che, essendo per la maggior parte composti da personale non preparato accademicamente alla materia, risultano estremamente variabili nelle previsioni a seconda delle uscite dei preminenti centri di calcolo mondiale.

Non è raro di questi giorni assistere a previsioni che annunciano gelo (anche nei dettagli) seguite nell’immediatezza da ritrattamenti e ulteriori nuovi dietrofront. Un modus operandi che chiaramente non rispetta questa splendida e complessa materia che richiede anni di studio e che, purtroppo, rischia di mettere in cattiva luce l’operato dei veri meteorologi.

Cosa attendersi nei prossimi giorni? Fin dove possiamo spingere professionalmente e seriamente la nostra previsione, nel rispetto dei lettori e della meteorologia?

Per rispondere alla domanda ci serviamo del grafico Ensemble che meglio rispecchia la situazione in atto e futura.

Ad eccezione delle linee grosse blu, nera e rossa, che analizzeremo dopo, le altre 20 rappresentano possibili evoluzioni meteo elaborate in base al voluto inserimento di perturbazioni in senso positivo e negativo ai vigenti dati rilevati dalle stazioni meteo al suolo, dai palloni sonda e dalle boe di rilevamento. In sostanza, ai dati di partenza rilevati, si cambiano volontariamente le variabili per valutare il grado di affidabilità di una tendenza meteo: più sono vicine tra di loro le linee maggiore è la sicurezza previsionale, più si aprono maggiore è l’incertezza. La linea blu è detta linea di controllo e riporta la tendenza meteo in base ai valori rilevati al suolo, quella rossa è una media e quella nera rappresenta il run ufficiale. Come si evince dal grafico esiste ancora parecchia incertezza previsionale nel lunghissimo termine, e non potrebbe essere altrimenti visto l’importante lag temporale e la difficile predicibilità delle ondate di freddo sul comparto Mediterraneo per via delle molteplici interazioni (con gli specchi d’acqua e la accidentata orografia) da tenere in considerazione e complesse da simulare con i modelli matematici.

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 Possiamo dire che, almeno sino a martedì/mercoledì prossimi, l’affidabilità previsionale è elevata. La nostra isola sarà ancora esposta alle correnti miti sub tropicali marittime attivate dalla profonda attività depressionaria situata ad ovest delle isole britanniche con temperature a 1500 metri che arriveranno fino a 10°C e che al suolo raggiungeranno facilmente picchi oltre i 20°C sulle aree costiere della Gallura, Baronia, Ogliastra, Sarrabus, Sulcis e Cagliaritano. In seguito (tra martedì e mercoledì) l’estesa perturbazione si sposterà verso l’Europa centrale permettendo l’ingresso di correnti di maestrale che, se non altro, garantiranno un ritorno a valori termici più consoni alle medie del periodo. Andare oltre è assolutamente aleatorio e poco professionale perché, come si evince chiaramente dal grafico, gli spaghi tendono ad aprirsi notevolmente (segno di grande incertezza previsionale) con una forbice massima di 20°C. Meglio attendere ancora qualche giorno e lasciar perdere le meteo bufale che annunciano gelo e neve qua e la. 

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