Hinterland di Cagliari – Paesi a mollo dopo il nubifragio

Lunedì 16 ottobre 2000

Hinterland ancora a mollo dopo il nubifragio di sabato. Molte fogne sono in tilt, centinaia di scantinati allagati: muri sono crollati un po’ ovunque, con danni anche nelle sedi stradali e in campagna dove, nel tratto della nuova condotta che porterà l’acqua a Simbiritzi, le trincee ancora parzialmente scoperte si sono trasformate in un mare. Gli operai dell’impresa appaltatrice ieri hanno dovuto correre ai ripari tentando di far defluire l’acqua attraverso lo scavo di diversi canali di sgrondo.
Non sono mancati neppure momenti di paura. Su una strada di campagna che porta agli impianti del Simbiritzi, in territorio di Settimo, è sprofondata una strada. Un’auto è finita nel crepaccio. Per fortuna, non è successo nulla di grave. Solo danni alla macchina.
A Sinnai
è crollato un muro nella via Degli Ulivi. Danneggiate due auto in sosta. Ma è stata soprattutto una notte di paura in almeno 35 abitazioni finite a mollo nelle parti più basse. Trentacinque gli interventi effettuati dai Volontari del Masise che hanno operato con tutti i mezzi a disposizione, in particolare con le motopompe in dotazione. Sulla nuova circonvallazione, che dal rione di Sant’Isidoro porta verso la provinciale per Maracalagonis, si è creato un vero e proprio lago. Il fiumiciattolo che scorre traversalmente sulla strada, attraversandola poi in due punti diversi all’altezza del campo sportivo, è ovviamente straripato, trascinando gomme, inerti ed altri prodotti di rifiuto trovati lungo il percorso. Sulla costruzione di questa strada è ancora polemica: ad ogni nubifragio, rischia di saltare almeno nei punti in cui attraversa il rio.
La prudenza degli amministratori comunali di Settimo San Pietro
è invece servita probabilmente a evitare l’inondazione del paese, fenomeno verificatosi all’inizio degli anni Cinquanta. «Venti giorni fa», dice il sindaco di Settimo, Massimo Pusceddu, «abbiamo ripulito il canale di “Rio Sa Pira”, tristemente famoso proprio per le piene che hanno in passato provocato le alluvioni nell’abitato. Una bonifica che sabato sera ha evitato il peggio. Dal canale abbiamo portato via 24 carcasse d’auto e decine di camion di detriti. Così, l’altro ieri, abbiamo probabilmente scongiurato un’ alluvione che avrebbe potuto procurare gravissimi danni».
Tra Settimo e Sinnai gli uomini del Masise hanno effettuato addirittura 34 interventi. Gravi i danni soprattutto a valle delle vie Perra, Rossini, Respighi e Primo maggio a Sinnai dove l’acqua ha invaso gli scantinati di diverse abitazioni e delle elementari di via Perra: un fenomeno che in questo quartiere si rinnova ad ogni acquazzone con le fogne che puntualmente scoppiano, provocando danni e disagi. Ai residenti non è rimasto altro che fare da se, affondando in quasi un metro d’acqua per liberare i propri scantinati. E qui, è emerso il grandissimo impegno e la professionalità degli uomini del Masise che hanno operato sino alle 3 del mattino. Ieri nelle strade c’era ancora la fanghiglia. «Il nostro telefono», raccontano al Masise, «è letteralmente impazzito. Abbiamo fatto scelte prioritarie. Siamo comunque riusciti ad intervenire ovunque».
Disagi anche a Monserrato
, Selargius
, Quartu
e Maracalagonis
con strade allagate. Massicci gli interventi dei Vigili del fuoco soprattutto a Flumini di Quartu, ma anche in città e nei centri vicini. In un’ora è caduta una enorme quantità d’acqua. Ma i fiumi non si sono ancora ingrossati. Il periodo delle restrizioni nella distribuzione dell’acqua potabile è insomma destinato ad allungarsi.
Raffaele Serreli

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