In arrivo la seconda heat wave estiva

Richiamo, per questo articolo di teleconnessioni, l’articolo pubblicato il 21 luglio (http://www.sardegna-clima.it/joomla/index.php?option=com_content&view=article&id=554;alcune-riflessioni-sulla-fase-crescente-di-nina&catid=70;teleconnessioni&Itemid=271) che riportava alcune mie riflessioni sulla fase crescente di nina e sulle ripercussioni che questo raffreddamento del Pacifico avrebbe apportato sull’andamento dei preminenti indici teleconnettivi.


Si era parlato del possibile ritorno della MJO dopo la metà del mese tra fase 1 e fase 2. L’indice dimostra come tale tendenza verrà rispettata, aprendo per cui scenari meteo alquanto diversi rispetto a quelli che ci hanno accompagnato da fine luglio sino ad ora.

In tale fase Mjo, che vede la disposizione delle aree convettive intertropicali tra l’Africa occidentale e la penisola indiana, si registrano sovramedie termiche e geopotenziali sul bacino del Mediterraneo dovuti ad affondi in Atlantico del getto polare con conseguenti richiami sub tropicali ad est.


Tale tendenza è confermata anche dagli indici Nao ed EA, entrambi in risalita verso valori positivi rendendo il regime sinottico europeo di tipo WR2, EUHPOL, ossia basse pressioni polari con medio alte latitudini spazzate da un forte flusso zonale umido e fresco, e centro sud Europa a fare i conti con un alta pressione delle Azzorre spalmata lungo i paralleli con continui contributi sub tropicali ad umidificare l’aria e rendere le giornata afose.


Al momento la roccaforte dei 25°C ad 850hPa è prevista stabile sulla penisola iberica con la Sardegna posta ai margini della risalita calda con isoterme, alla stessa quota isobarica, diffusamente poco sopra i 20°C, con alti tassi di umidità nei bassi strati e scarsa ventilazione.


Tale configurazione a Bartlett high perdurerà per parecchi giorni fino agli ultimi giorni del mese quando verrebbe spezzata da un cambio circolatorio, ma su questo torneremo più avanti.


Tra settembre ed ottobre si inizierà a far inoltre luce sulla futura stagione autunnale ed invernale con indici teleconnettivi, sia troposferici che stratosferici, regime Enso e attività solare che richiamano ad alcuni annate storiche passate. Sarà determinante l’analisi delle anomalie termiche superficiali atlantiche, e su quello appunto torneremo.

Aggiungi un Commento