In avvio una settimana di Bartlett High, poi nuovo peggioramento?

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fugaContinuano a farsi sentire le influenze della goccia fredda che, da metà settimana scorsa, apporta temporali sulla nostra regione, spesso accompagnati da forti grandinate, colpi di vento e intensa attività elettrica. Temporali che non hanno risparmiato diverse regioni italiane, con le medesime caratteristiche, e che hanno raggiunto l’apice di intensità con il tornado bolognese del 3 maggio classificato in base ai danni registrati come EF2. Si tratta dell’ultima giornata all’insegna dell’instabilità pomeridiana, la quale ancora oggi apporta precipitazioni, più presenti nei settori nord orientali sardi. Già dalle prossime ore il nocciolo freddo traslerà verso lo Ionio, per lasciar posto all’avanzamento da ovest dell’alta pressione delle Azzorre.

Dalla giornata di domani assisteremo al:

Rialzo del Nao index che dall’attuale neutralità si porterà su valori attorno ai +1.5

Una stabilizzazione del valore dell’Ao index almeno sino al 15 del mese, con indice prossimo a +2

Una stabilizzazione in campo positivo del Pna index, con valori attorno a +1, almeno fino al 14 del corrente mese.

Evoluzione veloce della Mjo lungo la fascia “indiana”, interessando quindi fase 2, 3 e 4 nel corso della prossima decade.

Stabilizzazione in leggero sopra media della ITCZ nel settore occidentale equatoriale, quello che maggiormente ci influenza per quanto riguarda le risalite di aria sub tropicale.

Alla luce di questi dati è possibile prevedere, per almeno 7-8 giorni una configurazione sinottica a grande scalda di tipo Bartlett High, un ingresso quindi da ovest e lungo i paralleli dell’alta pressione delle Azzorre. La sua maggiore influenza sarà relegata all’Europa centro occidentale e quindi, per quanto riguarda il comparto italiano, la sua influenza si sentirà specialmente nelle regioni occidentali. Lungo il settore orientale di questa struttura alto pressoria continueranno a scorrere, a più riprese, correnti fresche atlantiche che daranno ancora vita nel corso della settimana a temporali termo convettivi nei settori orientali europei.

Entrando nel dettaglio, per quanto riguarda la tendenza meteo isolana, le condizioni meteo miglioreranno già dalla giornata di domani: l’attività termo convettiva, per via della variazione delle condizioni termo igrometriche alle varie quote di analisi (rialzo termico in quota), terminerà e le temperature aumenteranno, con valori ad 850hPa compresi tra i 10°C e 15°C. Almeno sino al 14/15 del mese le condizioni meteo saranno caratteristiche della stagione. Da segnalare, nel corso del prossimo week end, un parziale interessamento della nostra regione da parte di una discesa di aria fresca con target balcanico che avrà come effetti un rinforzo della ventilazione di maestrale ed un leggero calo termico (per maggiori dettagli vi richiamiamo ai prossimi aggiornamenti).

A seguire, nella seconda metà del mese è atteso un cambio circolatorio, con drastico calo del Nao index, Ao index e Pna index con ripresa quindi dell’attività atlantica che influenzerà le condizioni meteo isolane. Al momento non è possibile stabilire l’intensità esatta del peggioramento e le zone sarde maggiormente colpite ma il target temporale, tra il 16-17 del mese, assume, run dopo run, maggiori certezze.

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Al momento, ma torneremo su questo importante dettaglio prossimamente, pare possa trattarsi, osservando l’evoluzione nel lungo termine, e quindi passibile di cambiamenti, dei preminenti indici tele connettivi ed in particolare del Mjo, di un peggioramento fugace seguito da una nuova rimonta anticiclonica che potrebbe instaurare solidi radici nel comparto mediterraneo.

Per quanto riguarda gli altri indici tele connettivi, importanti da prendere in esame per il proseguo stagionale, evidenziamo:

Enso differenziato a seconda della zona, con Nina moderata in graduale evoluzione verso la neutralità in zona 1+2, valori neutrali tendenti ad evolvere, nel corso dell’estate e del prossimo autunno in nino leggero nelle zone 3, 3.4, 4. La qbo30 è tornata in territorio positivo, per la prima volta da Luglio 2011. Le statistiche dal 1979 ad oggi indicano una permanenza in territorio positivo compresa tra gli 11 ed i 16 mesi, dunque un ritorno in territorio negativo compreso tra Febbraio e Luglio 2014. La qbo50, dopo il valore minimo di dicembre, sta lentamente risalendo verso la neutralità. Le statistiche, disponibili dal 1979
ad oggi, indicano che l’indice può permanere in fase negativa fino ad un massimo di 18 mesi. Attualmente la negatività dura da 14 mesi (Febbraio 2012), dunque al più il passaggio in fase positiva avverrà entro la prossima estate. Tali valori, combinati all’attività solare e all’Enso, ritorneranno particolarmente utili a fine estate/autunno per il futuro out look teleconnettivo invernale. Per quanto riguarda la stagione estiva, attendiamo ulteriori valori dal comparto ENSO per capire in quale senso volgeranno le temperature superficiali del Pacifico a largo del sud America perché la situazione attuale, con anomalie negative lungo la costa sud americana affiancate da anomalie di segno opposto verso i settori più occidentali pacifici, appare ancora indecifrabile per previsioni stagionali. Le previsioni del NCEP fanno intravedere, ad oggi, una tendenza ad una sostanziale neutralità dell’indice durante i mesi estivi. Se cosi fosse, e ritorneremo sull’argomento con i prossimi aggiornamenti nelle prossime settimane, si potrebbero già da ora scongiurare prolungate fasi di calore nel Mediterraneo, con un estate più vicina alla norma, rispetto alle precedenti, sia per quanto riguarda i valori termici che precipitativi.

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