Intensi temporali nella giornata odierna, ma celle di breve durata, perchè?

Da questa immagine sat si nota una coincidenza rarissima in quota, cioè venti molto molto deboli tra il suolo e il top della incudine delle celle temporalesche che erano collocate a 12000 metri. Questi elementi trovano riscontro dal radiosondaggio di Elmas di metà giornata, ma anche chiaramente dalla forma tondeggiante assunta della incudine. Nel nord Sardegna invece delle correnti da nord est più intense in serata, hanno permesso la duarata maggiore delle celle temporalesche.

 

Per lo sviluppo dei temporali odierni ha dovuto lavorare praticamente solo la convezione, vista la debole ventilazione, permessa chiaramente da una situazione termo-igrometrica favorevole su tutti i livelli. Niente linee di convergenza o aiuti alla risalita su una corrente orizzontale dati da rilievi.

Mancavano fin dal mattino strati di inversione termica, a quote medio alte, l’alto livello di instabilità dell’aria, è stato fondamentale. Temperatura e umidità ai vari livelli della colonna d’aria, sono un elemento importantissimo per stimare se una termica inconterà difficoltà nella risalita.

Tuttavia la mancanza di “ventilazione” alle varie quote, non è un sintomo a favore della instabilità pomeridiana, perchè un temporale TERMOCONVETTIVO stazionario tende a collassare rapidamente a causa della rapida interferenza delle correnti di downdraft (discendenti fredde) con quelle di updraft (ascendenti calde).

Celle stazionarie invece richiedono correnti particolari in quota, con angolazioni che permettano alle correnti fredde di non interferire con quelle calde.

 

Convergenza in Campidano.

 

Sempre dalla immagine notiamo un altro fenomeno curioso. Si tratta della convergenza Campidanese, segnalata da quella striscia di nubi situata circa al centro della pianura isolana. In quel punto si è verificata (ma si verifica spesso, senza che ce ne accorgiamo), una convergenza tra la brezza da sud est del basso Campidano e quella da nord ovest della parte settentrionale.

Chiaramente un accumulo di aria è un elemento importante per fornire energia ai moti verticali e favorire perciò lo sviluppo di nubi temporalesche.

 

Infatti una attenta osservazione delle immagini radar di quelle ore, mostrava dei rovesci isolati proprio nel medio Campidano.

Aggiungi un Commento