L’alluvione dell’estate – Buggerru

Venerdì 09 giugno 2000

L’alluvione dell’estate
Per i soccorsi il sindaco ha mobilitato i giovani
Due ore di pioggia battente ed è stato autentico nubifragio. Mercoledì sera Buggerru ha vissuto ore di grande paura e apprensione, oltre che di meraviglia per il temporale estivo che ha letteralmente sommerso il piccolo centro ex minerario. Non era mai avvenuto prima d’oggi, a memoria d’uomo. Nella via centrale si è formato un fiume molto grosso che ha mandato sott’acqua le automobili che erano state parcheggiate. La piena è entrata nelle case, qualche danno è stato registrato anche negli edifici comunali. E’ scattato l’allarme e il paese si è ritrovato quasi come fosse in pieno inverno. Da Fluminimaggiore sono arrivate le squadre della protezione civile, che hanno aiutato chi ha avuto bisogno, si sono mobilitati anche i carabinieri, e il sindaco, Gianni Algisi, che in un paese così piccolo rappresenta il Prefetto. Ieri mattina il paese era ancora in subbuglio. Fango e detriti dappertutto. «La casa è stata allagata dall’acqua e dai liquami delle fogne», ha raccontato un’anziana casalinga ancora impegnata, in tarda mattinata, a ripulire l’appartamento. La forza dell’acqua ha praticamente fatto «scoppiare» le tubazioni, facendo emergere nelle strade tutto ciò che vi era all’interno, compresi liquidi maleodoranti. Per aiutare chi aveva bisogno, Algisi ha mobilitato una ventina di ragazzi che si sono dati da fare per ripulire le strade dai fanghi e aiutare chi si è trovato con la casa allagata e senza aiuto. Verso le due del pomeriggio la situazione è tornata alla normalità. Qualche pozzanghera qua e la, ma fortunatamente il «fortunale» non ha lasciato grandi preoccupazioni. Erano da poco passate le 18 quando il cielo è diventato cupo. «Era tutto nero, sembra una cappa poggiata sul paese», racconta Renato Sanna, operaio forestale in pensione impegnato nelle squadre della protezione civile di Fluminimaggiore. In quel momento era in corso la riunione del Consiglio comunale. E quindi gli amministratori hanno visto in diretta ciò che stava succedendo nel paese. Pioggia battente e fittissima, che non ha smesso un solo minuto. Una vera e propria piena è poi arrivata dalla colline circostanti. «Era davvero impressionante – racconta il sindaco Algisi -; poi la nostra situazione di paese minerario, con le discariche intorno significa che un evento straordinario di questa portata non poteva che trascinare fanghi e detriti». E, infatti, l’acqua che arrivava a valle era colorata proprio dal fango delle discariche. «Le condotte hanno tenuto bene, c’è stato qualche danno, ma nulla di molto grave». Il nubifragio è servito per collaudare le strutture primarie che fortunatamente hanno retto all’impatto.
Antonio Martinelli

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