Le possibili ripercussioni delle forti anomalie oceaniche sulla prossima estate

Stiamo parlando tanto delle anomalie termiche a livello dell’emisfero settentrionale, ma vorrei far vedere in pratica di cosa si tratta, cercando anche di trovare una possibile strada evolutiva, per delineare le linee generali che seguirà la circolazione atmosferica nei prossimi mesi.

Un ruolo importantissimo nella determinazione della circolazione atmosferica a lungo termine, lo giocano le anomalie termiche oceaniche, determinate dalle correnti marine a loro volta influenzate anche dalla circolazione dei venti, in un meccanismo di feedback assai complicato.

 

Chi governa il clima Mediterraneo e Europeo è l’Atlantico, posto sopravento al flusso prevalente da ovest. Ma se questo flusso si inverte quali sono le conseguenze?

Le conseguenze, le abbiamo potute osservare questo inverno, con continue ondate di gelo dirette verso l’Europa Centrale (da est) e continui minimi di pressione che interessavano il Mediterraneo Occidentale. La mancanza del flusso Atlantico si è però rivelata anche una “piaga” per molte località europee, dove le piogge sono state notevolmente inferiori alla media nelle località che beneficiano dei flussi umidi oceanici, come ad Esempio la Scandinavia, Inghilterra (in particolare a ovest), Francia e Germania.

 

Ma andiamo a vedere cosa è accaduto. La immagine è eloquente e mette a confronto la tipica circolazione dei venti in atlantico in bassa troposfera, per i primi 5 mesi dell’anno, con la media registrata nei primi mesi del 2010. Si nota un flusso atlantico debolissimo e anzi un trasporto di aria da ovest, che si tiene a latitudini molto basse.

 

 

La mappa delle anomalie termiche marine di questo periodo ci mostra proprio gli effetti sulle temperature medie oceaniche di questa insolita circolazione dei venti. Le influenze sulla Corrente del Golfo ci sono state, ma il flusso in questione non è causato dai venti, ma da scambi di acqua tra poli e equatore, legato per la maggior pare a salinità e differenze di densità. La Corrente del Golfo perciò è ancora attiva e continua a trasportare verso l’Atlantico Centrale acqua calda, dove però riscontriamo i primi effetti perturbanti legati al flusso atmosferico.

 

Questi si manifestano con una invasione di acque calde, verso nord ovest, nei territori influenzati dalla corrente del Labrador (corrente fredda tra Groenlandia e Terranova). Notiamo infatti forte anomalia positiva nell’Atlantico nord occidentale.

 

La anomalia negativa che interessa il ramo della corrente del Golfo, potrebbe essere spiegata invece con le frequenti correnti da nord ovest (al posto di un sud ovest medio), che hanno interessato il Golfo del Messico e tutta la costa est degli Stati Uniti, questo contribuisce a spingere verso sud est le masse di acqua calda, ma anche a richiamare acqua più fredda da profondità maggiori, oltre a portare aria continentale (nei primi mesi fredda) verso sud est.

 

Ma andiamo a vedere una delle anomalie termiche, più vicine a noi, stiamo parlando della forte anomalia positiva che interessa tutta la fascia tropicale di Oceano sotto le isole Canarie. Si tratta di una grande riserva di acqua più calda della media di circa 2.5°C.

La mappa delle anomalie termiche oceaniche si riferisce al 14-05-2010

 

 

PREVISIONI STAGIONALI NASA:

Le previsioni stagionali trimestrali, della NASA per la prossima estate, vedono una situazione di persistenza di un flusso atlantico debole. La conseguenza sarebbe una maggiore frequenza di anticicloni sulla direttrice Gran BretagnaScandinavia. Questa posizione degli anticicloni favorirebbe frequenti infiltrazioni di aria fredda da est, ma anche la possibile apertura della porta dell’Atlantico meridionale, con possibili forti irruzioni di aria calda. L’immagine si riferisce alla anomalia della quota dei 500 hPa, calcolata per il trimestre Giugno-Luglio e Agosto.

 

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