Le precipitazioni in Sardegna: MARZO 2014

Si conclude senza grandi sussulti questo primo mese della primavera meteorologica 2014. Degno di nota è soltanto il ritorno (effimero) della neve a quote alto collinari, evento che è mancato in tutta la stagione invernale.

 

 

Aspetti sinottici

La prima decade è stata caratterizzata da tempo instabile e perturbato, in seguito all’arrivo di una saccatura di matrice nord-atlantica in sede Mediterranea. L’evoluzione della perturbazione è stata relativamente lenta con iniziale interessamento dei settori occidentali dell’isola e, in una seconda fase, di quelli orientali dato dallo spostamento del perno ciclonico verso levante.

La seconda decade è stata caratterizzata da tempo stabile e soleggiato, con temperature che in pianura e collina si sono spinte oltre i +20°C

La terza decade ha visto nuovamente l’ingresso di correnti nord-atlantiche sul Mediterraneo, provocando un nuovo guasto del tempo su Sardegna e penisola Italiana, con dinamiche piuttosto simili al peggioramento della prima decade.

 

Distribuzione delle precipitazioni sul territorio

A differenza dei mesi di gennaio e febbraio, dove vi era un netto gradiente pluviometrico ovest-est, stavolta sono state interessate anche quelle località esposte alle correnti di levante e grecale (Gallura orientale, Baronie). 

 

L’isoieta dei 100 mm racchiude le aree di Iglesiente e Sulcis, Brabaxana e Sarcidano, Montiferru, Marghine e parte del Logudoro, Nuorese e nord Gallura. Sotto i 40 mm troviamo la costa del sud-est fino all’Ogliastra e la Gallura meridionale.

 

Le zone più piovose

Il valore mensile più elevato è registrato ancora una volta dal pluviometro del Montiferru: 224 mm a Badde Urbara.    In Barbagia solo Desulo supera i 200 mm (207); più a nord, Gavoi ha registrato 153 mm. Sempre in centro Sardegna segnaliamo Laconi con 116,2 mm, Sadali con 118,2 mm, Asuni 115,6 mm e Monte Arci a Villa Verde 108,8 mm.

 

Nord Sardegna  – In Gallura, alle pendici del M.Limbara Tempio sfiora i 200 mm mensili (199,4) Luras 148,4 mm e Calangianus 125,4 mm. Nel Logudoro Villanova Monteleone registra 120,8 mm, Giave 102,6 mm.  

 

Il valore più elevato che ci arriva dal settore orientale è quello del passo Genna Silana, con 115 mm; più a sud, il pluviometro di Villanova Strisaili ha registrato 114 mm.

Per il sud Sardegna spicca il valore di Is Cannoneris, che si conferma località molto piovosa: 160,8 mm mensili. P.ta San Michele, poco più a nord nell’Iglesiente, registra 138 mm. 

 

Le zone meno piovose

La località che ha registrato il picco minimo di piovosità è San Teodoro, con 6,6 mm, valore che risulta comunque anomalo dall’analisi di interpolazione, pertanto nutriamo qualche dubbio sulla validità del dato.

Non ci sono dubbi invece sulla penuria di piogge nel sud-est dell’isola: Castiadas (10,4 mm) e Muravera (13,2 mm) sono i valori più bassi registrati in questo marzo 2014. 

Nel Cagliaritano, Capoterra mare registra 31 mm, Cagliari 35 e Flumini di Quartu 45,6 mm; in Ogliastra Jerzu 36,4 mm, Tertenia 49,6 mm e Lanusei 51.  

Oltre 100 dei 186 pluviometri in esame presenta piovosità compresa tra i 60 e i 100 mm. 

 

Carta delle precipitazioni – MARZO 2014:

 

Rapporto cumulato/media

Accumuli pluviometrici nella media o leggermente al di sopra su buona parte dell’isola. Tutto il settore orientale registra un deficit (-20/-30%) rispetto alla media, con picchi del -80% nel Sarrabus. 

Le anomalie positive più importanti si segnalano nel Medio Campidano (A Sanluri è piovuto più del doppio rispetto alla media) e sul Montiferru (+100%).

 

Carta del rapporto con la media climatica – MARZO 2014

 

Considerazioni Agrometeorologiche

L’andamento termopluviometrico del mese, caratterizzato da temperature leggermente sopra la media, continua a favorire un anticipo nello stadio fenologico delle essenze vegetali, già avviato nel mese di febbraio. 

In pianura e bassa collina sono iniziate le fasi di germoglio nella vite e di mignolatura nell’olivo (preparazione alla fioritura), fasi fenologiche che presto si registreranno in alta collina, pertanto si consiglia la predisposizione di opportuni trattamenti contro oidio e occhio di pavone. Si ricorda che è questo il periodo ideale per l’innesto dell’olivo e delle piante arboree da frutto.

Per quanto riguarda cerealicole e foraggere, si segnala l’inizio della spigatura nelle zone più calde.

La ripresa vegetativa è constatabile nei boschi di bassa collina: per le specie arboree a foglia caduca si segnalano gemme rigonfie nella Roverella, fioritura in Pioppo, Olmo, Tamericio e Ontano. Per quanto riguarda le essenze erbacee, si segnalano le numerose fioriture di Orchidee selvatiche.

 

Sardegna Clima Onlus ringrazia Roberto Biddau per la raccolta dei dati Ente Idrografico.

 

9 aprile 2014 – Dario Secci

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