Marzo anticiclonico sino alla fine?

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fffffffffCome da previsione, chiusa la parentesi fresca della settimana appena trascorsa, riprende vigore il trend altopressorio che spesso ha caratterizzato l’andamento meteorologico dell’inverno.

Situazione sinottica determinata prevalentemente, cosi come per la seconda parte invernale dell’inverno scorso, dalla Nina, ora in fase moderata, e prevista neutralizzarsi tra maggio e giugno per invertirsi poi a Nino nel corso dell’estate-autunno prossimo (fattore questo che incentiverà notevolmente, dato il maggiore gradiente termico nord-sud, repentini scambi meridiani).

Tornando ad una situazione/previsione più prossima, è possibile mettere in evidenza l’elemento chiave che governerà l’evoluzione meteo del mese di marzo: la forte ripresa zonale in seguito al cooling stratosferico di febbraio. Raffreddamento che, salvo brevi e poco incisive inversioni di tendenza, prosegue inesorabilmente e determina un possente rinforzo del vortice polare come si evince sia dalle carte troposferiche che stratosferiche. 

Analizzando la tendenza GFS a 70hPa, ad esempio, si nota un ricompattamento del vortice polare con minimi pressori tra Groenlandia e Siberia centro orientale con elliticizzazione NO-SE (osservando le emisferiche). Tale disposizione determina un’uscita del getto polare canadese abbastanza meridionale in Atlantico, lieve ondulazione meridiana messa in luce anche dal Pna index previsto positivo, la quale darebbe spinta dinamica all’azione dell’alta delle Azzorre, con matrice sub tropicale, che porterà il suo perno nell’Europa centro occidentale (Nao positiva). Gli spaghi meteo confermano tale andamento per i prossimi 7 giorni, con temperature ad 850hPa in progressiva crescita fino a lambire, nella giornata di domenica 18 e lunedi 19 i 10°C. A seguire, all’inizio dell’ultima decade, vi sono le possibilità di un breve break che, stando alle carte attuali, dovrebbe interessare esclusivamente il settore termico, con temperature che per due giorni torneranno in media prima che si ripresenti, a dispetto di molte tendenze alla recrudescenza gelida che in più siti meteo hanno incuriosito i più, un nuovo campo di alta pressione.

Tale tendenza è confermata anche dall’andamento della Mjo, attualmente in fase 4 e prevista in virata ed intensificazione verso fase 5 nella prossima decade, fase caratterizzata da un importante anomalia geopotenziale positiva arroccata nell’Europa centro occidentale fino alle isole britanniche, e anomalie negative tra Scandinavia ed est europeo sino alla fase 6 tra marzo ed aprile, anche questa caratterizzata da anomalie bariche simili. Si preannuncia una seconda e terza parte del mese particolarmente monotona dal punto di vista meteo, caratterizzata da splendide giornate primaverili e da assenza (ci ritorneremo nei prossimi giorni per maggiori dettagli e certezze) di precipitazioni.

Volendo spingersi più in la con la previsione, è possibile che il mese di aprile si apra sulla falsa riga di marzo per poi essere caratterizzato da impulsi freschi da est in moto retrogrado a causa di campi di alta pressione tra isole britanniche e penisola scandinava con centri di bassa pressione di richiamo nel Mediterraneo (ipotesi questa da verificare a fine mese in base all’andamento teleconnettivo).

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