Nuova intensa perturbazione da Venerdì. Ripartono le correnti sud orientali

Sembra non aver fine la lunga serie di fasi perturbate che continua a caratterizzare questo mese di Febbraio, periodo nella climatologia notoriamente piuttosto movimentato e nevoso per le nostre montagne.

Il prossimo peggioramento delle condizioni meteo è fissato per la giornata di venerdì. Ancora una volta con dinamiche innovative a rimarcare che il periodo di unico dominio nord atlantico è temporaneamente interrotto.

Il nuovo minimo depressionario si originerà sulla Spagna nella giornata di mercoledì, favorito da una traiettoria molto meridionale della Jet stream a 300 hpa, che per la prima volta da diversi mesi avrà modo di spingersi a basse latitudini grazie a:

  • Indebolimento della struttura ciclonica Azzorriana.
  • Rinforzo del blocco anticiclonico sul nord Atlantico e la Gran Bretagna.

Una volta originatasi la struttura depressionaria al suolo, inizierà il suo moto (piuttosto rapido) verso est, preceduta da correnti orientali e sud orientali alle basse quote, che in parte attingeranno dai residui di aria fredda ancora presenti a nord est dell’isola. Alle medie e alte quote le correnti saranno miti e umide di estrazione sud occidentali, un elemento prezioso per favorire accumuli di pioggia piuttosto abbondanti.

Le prime piogge sulla Sardegna sono attese in particolare dalla tarda mattinata della giornata di venerdì e potranno insistere per gran parte della mattinata di sabato specie nei settori orientali.

Si tratterebbe della prima occasione, dopo diversi mesi, per vedere piogge anche in Ogliastra, unica zona della Sardegna che patisce ancora pesantemente il deficit idrico protratto dalla stagione autunnale.

La dinamica sarà quella del fronte caldo, quindi con scarso gradiente termico verticale (attesi poco più di -25°C a 500 hPa, grazie al flusso mite e umido sud occidentale), fenomenologia temporalesca ridotta e piogge diffuse accentuate dalla orografia dei rilievi orientali, qualora la traiettoria del minimo fosse confermata sul Canale di Sardegna.

Per quanto riguarda la neve, la quota per gli accumuli sarà prossima alle piste da sci, quindi 1°C in più o in meno, potrà fare la differenza tra diversi cm di neve o un mix di pioggia e neve, che non gioverebbe tanto all’abbondate manto presente in questi giorni sopra i 1500 metri.

Il medio termine e quindi la prima parte della prima decade di Marzo, vedrà l’Italia come terra di confine tra 2 importanti circolazioni cicloniche, una a est che accompagnerà una intensa ondata di freddo sui Balcani e una a ovest, che invece sfrutterà la debolezza della struttura anticiclonica azzorriana per influenzare il tempo sulla Penisola Iberica. Lo scenario più probabile attualmente per noi è quello di una parentesi anticiclonica.

La seconda parte della 2° decade è ancora da valutare, ma la negatività di ao e nao, suggerirebbe la persistenza di una intensa attività depressionaria sull’Atlantico meridionale, con conseguenze miti per l’Italia.

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