Pasqua instabile. dove stà la novità?

Le date cambiano di anno in anno, ma la Pasqua nell’ideale comune resta una festività da trascorrere all’aperto, possibilmente in montagna o collina, approfittando del forte sole primaverile. Purtroppo dopo oltre un mese di persistenza anticiclonica, con una siccità che tende ad affacciarsi su varie aree dell’isola, il primo serio peggioramento sarà a malincuore collocato proprio in prossimità della giornata di Domenica.

Il copione della Pasqua instabile sembra tuttavia piuttosto collaudato negli ultimi anni, in cui ricordiamo:

La sciroccata piovosa di Pasquetta 2011.

La Perturbazione atlantica di Pasqua 2010, che distribuì piogge soprattutto alla costa occidentale.

Il minimo nord Africano della Pasqua 2009, con scirocco piovoso e accumuli prossimi ai 100 mm nella costa sud occidentale dell’isola.

La tardiva ondata di gelo della Pasqua 2008, con neve fino a 500 metridi quota, sul sud Sardegna e Barbagia paralizzata dalle intense nevicate fino a bassa quota.

Anche la Pasqua 2012 si appresta quindi ad allungare questa lista, anche se non ci troveremo a fare i conti con maltempo degno del 2008 o del 2009. Una ondata di freddo sconfinerà verso l’Europa Centrale, richiamata dalla circolazione depressionaria iberica e indirizzata dalla espansione anticiclonica, verso l’Islanda.

Ci attendiamo da prima la persistenza del flusso mite e umido meridionale, attualmente presente, frutto della circolazione ciclonica che in sede spagnola stà distribuendo piogge e temporali, a una nazione che negli ultimi mesi ha visto veramente poca acqua. Tale flusso continuerà a presentare ottime condizioni termodinamiche in quota, per lo sviluppo di rovesci a base alta, forieri di piogge locali di debole o moderata intentità, in un contesto mite e con alti livelli di evaporazione.

Il cambio delle correnti dovrebbe avvenire già dalla giornata di Venerdì quando, durante la serata, l’avvicinamento dell’aria fredda nei bassi strati verso l’Europa Centrale, favorirà un generale abbassamento della pressione a nord est dell’isola, permettendo una graduale rotazione delle correnti da sud ovest, verso nord ovest. La rotazione si completerà gradualmente nella giornata di sabato e sarà accompagnata da un elevato grado di instabilità, assieme a un generale calo delle temperature. Avremo quindi temperature sotto zero delle stazioni di alta montagna, della rete Sardegna Clima, con elevate possibilità di neve, mentre per i centri montani, trascorreranno varie ore sotto i +5°C.

La tendenza per la Domenica di Pasqua è ancora disturbata dal minimo sull’alto Tirreno, con aria fredda che continuerà ad arrivare sull’isola da nord ovest, accompagnata da forti venti di maestrale. Ottima situazione per l’instaurarsi della classica instabilità da maestrale “nero” con rovesci diretti verso la costa occidentale, rinvigoriti nelle aree montane della Sardegna interna. Pochi gli sconfinamenti in costa est, anche se in un contesto generalmente instabile.

L’evoluzione di questo tipo di minimi è tuttavia piuttosto rapida, così come confermano i Global Models e nonostante la persistenza dell’aria fredda in quota e delle correnti nord orientali, per la giornata di Pasquetta si avrà un generale miglioramento. Resteranno tuttavia esposte al rischio di rovesci, la Sardegna settentrionale e la fascia centro occidentale, dove la convergenza tra correnti nord orientali e il residuo flusso nord occidentale sul Mar di Sardegna, genera di frequente instabilità localizzata. 

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