Piogge in Sardegna: Aprile 2011

Pur con una quantità di dati ridotta rispetto al solito, abbiamo riprodotto graficamente quanto accaduto ad aprile a livello di precipitazioni.

Come già sottolineato altre volte, generalmente a grandi accumuli pluviometrici in Ogliastra (tra i più alti d’Europa in questo mese), corrispondono scarsi accumuli tra Sarcidano, Barbagia e Barigadu. E’ questo il caso del mese scorso, dove in comuni come Lanusei e Jerzu si sfiorano e superano i 300mm, mentre ad Asuni si registrano solamente 26 mm, Austis 32, Tonara e Aritzo poco più di 35 mm. I motivi sono da ricercare nell’orografia e nella direzione dei venti umidi portatrici di piogge. Primo ingrediente, il Gennargentu: uno spartiacque naturale che causa ombre pluviometriche o nei suoi versanti occidentali o in quelli orientali; secondo ingrediente, il vento dai quadranti orientali: una continua serie di perturbazioni africane ha determinato il richiamo di miti e umide correnti dal nord Africa (scirocco e grecale) che hanno scaricato importanti accumuli pluviometrici nelle prime roccaforti esposte. Il caso del 30 aprile è da record: i 241 mm di Jerzu e gli oltre 200 di Lanusei caduti nel corso delle 24 ore sono eccezionali per il periodo (non per la zona sia ben chiaro) e sono stati anche questi gli accumuli più elevati d’Europa per quel giorno.
Allontanandoci da queste zone troviamo contrasti meno importanti ma comunque significativi. Il pluviometro di Gonnosfanadiga, a ridosso del Monte Linas, è quello che registra l’accumulo più basso (21 mm) anche se nutriamo qualche dubbio in merito all’attendibilità di tale dato, ma altri comuni del Medio Campidano (Sanluri, Samassi e Sardara) registrano tra i 30 e i 40 mm.
L’Oristanese è anch’esso in ombra pluviometrica con i venti orientali, il capoluogo comunque supera i 40 mm; nel Sassarese solo ad Ossi si superano i 70 mm mentre buona parte del territorio è compresa nell’isoieta dei 50 mm.
In Gallura e Baronie ancora una volta accumuli significativi (oltre 130 mm meensili a Siniscola e Biasì) mentre si scende sotto i 50 mm in alcune zone del Logudoro (Ozieri 40,3 mm).
Nel sud, accumuli nella norma nell’Iglesiente e sui Monti di Capoterra; infine il capoluogo sardo con 43,4 mm registrati in Viale Trento risulta sopra la media del mese di aprile.
Mappa delle precipitazioni – Aprile 2011
Parliamo ora di anomalie: la grande macchia rossa al centro della Sardegna era intuibile così come gli oltre 150 mm di surplus in Ogliastra. Buona parte dell’isola risulta comunque sotto la media, eccetto le zone esposte ai venti da est (Capoterra e sue montagne, Sarrabus, Gerrei, Ogliastra, Baronie, Gallura).
Mappa delle anomalie (in mm) – Aprile 2011
Dalla mappa del rapporto cumulato/media si evince che tra Asuni, Austis, Tonara e Aritzo è piovuto circa il 30% rispetto alla media. Da 3 a quasi 4 volte rispetto alla media invece in Ogliastra. Seguendo l’isolinea del rapporto “1.0” si possono apprezzare approssimativamente le zone in ombra pluviometrica e quelle ben esposte rispetto alle correnti orientali.
Mappa del rapporto cumulato/media – Aprile 2011
Diamo infine uno sguardo agli accumuli totali in questi primi 4 mesi del 2011: una mappa molto simile a quella del mese di aprile, che denota la presenza di minimi di pressione a sud dell’isola o sul Tirreno, in grado di produrre venti orientali che favoriscono le zone esposte. In evidente ombra pluviometrica Anglona, Medio Campidano e Oristanese, mentre Ogliastra e Gallura olbiese hanno ricevuto quantitativi che si avvicinano alla media annuale per quelle zone.
Le piogge ad aprile sono quelle che determinano una buona o cattiva annata per quanto riguarda foraggere e cerealicole. Una buona quantità di pioggia assicura infatti elevate produzioni che si traducono in  vantaggio economico per l’intera isola. Sarà ora interessante osservare quanto accadrà durante il mese di maggio, dove finora le precipitazioni sono state piuttosto scarse. Se queste fossero arrivate durante la prima decade avrebbero contribuito all’aumento della produzione, mentre un fine maggio piovoso potrebbe determinare marciumi e perdite di prodotto.
Per quanto riguarda le orticole, si può procedere all’impianto dell’orto  estivo (pomodori, angurie, melanzane, peperoni, meloni, cetrioli, zucchine, lattuga, fagiolini ecc..) avendo cura di irrigare bene in giornate secche e ventose e riducendo al minimo la quantità in caso di “rinfrescate” e temporali tardivi.
11 maggio 2011 – Dario Secci

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