Precipitazioni in Sardegna: APRILE 2013

aprile

aprileSi chiude sostanzialmente nella media climatologica il mese di aprile 2013, eccezion fatta per le zone orientali, dove prosegue il trend negativo che permane ormai dall’inizio della stagione piovosa.

 

Le piogge hanno insistito ancora una volta sui settori centro-settentrionali dell’isola: i picchi più alti si registrano in Gallura (Tempio 157 mm e Luras 114); un altro picco importante si registra nel Sassarese: a Chiaramonti sono caduti 113,4 mm di pioggia, mentre a Osilo il nuovo pluviometro ha registrato 106 mm.

 

Accumuli scarsi invece in Ogliastra (14,5 mm a Bari Sardo) e Campidano di Cagliari (13,8 mm a Settimo San Pietro); acccumuli modesti anche nel Sulcis (Carbonia 30,8 mm) e nelle Baronie (Orosei 28,8 mm).

Mappa delle precipitazioni – Aprile 2013

 

La carta del rapporto tra il cumulato e la media climatica evidenzia un certo gradiente sud-est / nord-ovest, con picchi positivi nel nord Sardegna (è piovuto quasi il doppio rispetto alla media) e negativi in Ogliastra e Campidano di Cagliari (dove è  piovuto meno della metà rispetto alla media). L’isolinea 1,0 racchiude al suo interno le aree dove le precipitazioni sono state al di sopra della media:

 

Situazione anno idrologico (totale accumuli pluviometrici da settembre 2012 ad aprile 2013)

Nessuno stravolgimento rispetto al mese precedente: il modello stima oltre 1500 mm di pioggia caduti nella zona del M.Limbara (da settembre Tempio ha accumulato ben 1420 mm) e intorno al massiccio del Gennargentu (1420 mm a Desulo). Sono riconoscibili sulla mappa altre due zone con accumuli davvero eccezionali, che corrispondono ai rilievi del M.Linas e Montiferru (oltre 1300 mm), i quali si oppongono al naturale flusso umido occidentale determinando importanti effetti di potenziamento orografico delle precipitazioni.

I picchi minimi si registrano in Ogliastra: la situazione è ormai invariata da mesi e in alcune aree non si ragggiungono i 300 mm in 8 mesi (meno di 35 mm / mese); la zona orientale del Campidano di Cagliari è altrettanto secca (Quartu e Cagliari superano di poco i 280 mm):

 

Per quanto riguarda le anomalie in termini relativi, la situazione dell’anno idrologico appare ormai consolidata ed è quella che probabilmente troveremo negli annali: grosso deficit in Ogliastra e Sarrabus, importante surplus nel nord Sardegna e generalmente nella media sul resto dell’isola.

 


Entro il mese di aprile si registra generalmente il risveglio vegetativo di buona parte delle specie erbacee, arboree ed arbustive fino ai 1000m di quota. Di pari passo proseguono le attività agricole e nelle aree più calde cominciano le operazioni di sfalcio delle foraggere e la piantumazione delle ortive da campo. 

Il periodo anticiclonico che ha interessato la Sardegna durante la seconda decade ha determinato un avanzamento precoce degli stadi fenologici delle colture cerealicole e foraggere, a cui comunque ha corrisposto una buona disponibilità idrica nei suoli (Campidano, Marmilla, Trexenta, Nurra), senza quindi andare incontro a limitazioni nella resa finale.

Su alcune zone (Goceano, Piana di Chilivani) sono attualmente segnalati dei ritardi nelle operazioni di sfalcio delle foraggere causa maltempo, che andrà inevitabilmente a pesare sull’economia delle attività agricole 2013: la spiccata casualità delle piogge in questo periodo determina da sempre condizioni di precarietà nel settore primario isolano, anche quest’anno in difficoltà o per la poca pioggia (Ogliastra, Sarrabus), o per la troppa pioggia (nord Sardegna).

20 maggio 2013 – Dario Secci

 

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