Precipitazioni in Sardegna: MARZO 2013

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elmasMarzo 2013 si chiude con accumuli al di sopra della media su tutto il territorio isolano. Una serie ininterrotta di perturbazioni di origine atlantica ha infatti interessato durante il mese tutto il Mediterraneo occidentale, Sardegna compresa, determinando oltre ad accumuli importanti, anche ad una lunga serie di giorni piovosi, dove il sole di è fatto davvero desiderare.

Oltre alla pioggia, non sono mancate le nevicate, specie il giorno 15, quando un manto di 20-30 cm ha ricoperto i rilievi della Sardegna centrale oltre i 600 m.

La novità, rispetto ai mesi precedenti, è il coinvolgimento da parte delle piogge della regione Ogliastrina e delle Baronie, che dall’inizio dell’anno idrologico sono rimaste escluse dal grosso delle precipitazioni: si è trattato comunque di una configurazione sinottica temporanea, presentatasi a inizio mese, in cui le correnti di levante hanno portato fino a 100 millimetri / 24h su alcune zone, quantitativo che localmente corrisponde alla pioggia caduta da settembre a febbraio.

I maggiori accumuli mensili si sono registrati ancora una volta sulle zone ben esposte al flusso occidentale, con massimi sulla Sardegna centrale; in particolare le Barbagie di Seulo e Belvì hanno fatto registrare i maggiori accumuli: Desulo è risultata la località più piovosa con 300 mm, e il dato di Aritzo ARPAS conferma in pieno il valore.

Riepilogo delle 20 località più piovose del mese, si noti come compaiano anche 3 località a regime pluviometrico prettamente orientale (Siniscola, Dorgali e Villanova Strisaili); da segnalare il nuovo pluviometro di Osilo, gestito da Nicola Gaspa, che è risultato il più piovoso dell’intera provincia Sassarese.

I quantitativi più bassi li troviamo sulle zone costiere del Sarrabus, Cagliaritano orientale, Anglona e Nurra, parte del Medio Campidano e localmente sul Nuorese:

Oltre alle zone già citate, la mappa di riepilogo permette di osservare la discereta quantità di precipitazioni che ha interessato le zone settentrionali del Campidano di Cagliari, con massimi a San Sperate (123,4 mm) e Villasor (147,8 mm). Da notare, per il Medio Campidano, la solita discrepanza tra i dati registrati dalle stazioni ARPAS di Sardara e Samassi (75 mm) e quella amatoriale di Sanluri (118 mm) e, per il Nuorese, il solito dato di Bitti che risulta un outlier importante per la zona (86 mm): ci si chiede se i dati sospetti rappresentinano errori strumentali o peculiarità climatiche locali sulle quali approfondire.

 

Per quanto riguarda le anomalie climatiche, si nota come su tutto il territorio isolano le precipitazioni siano risultate al di sopra della media (accade raramente), con picchi del +300-350% (oltre 3 volte rispetto alla media). I surplus pluviometrici più importanti si registrano tra Goceano e Nuorese (Buddusò, Osidda), in Gallura a Tempio e, come immaginabile, tra Villasor e San Sperate, dove è piovuto quasi 3 volte rispetto la media. Anche il capoluogo, Cagliari, ha ricevuto precipitazioni superiori alla media (83,6 mm contro una media di 36,8 mm).

 

Situazione Anno Idrologico

L’Anno Idrologico 2012-2013 sarà ricordato come eccezionale su almeno la metà del territorio isolano.  Il modello stima per alcune zone cumulati fino a 1500 mm (Monti del Gennargentu), superiori ai 1300 mm su Limbara e Linas, 1200 sul Montiferru e oltre 1000 sulle colline del Logudoro. I dati misurati, grazie ai quali è possibile elaborare la mappa, sono eccezionali: da settembre a marzo ad esempio Desulo ha accumulato 1308 mm, Tempio 1271, Aritzo 1122, Scano di Montiferro 1068, Tonara 1052, Buddusò 1043. Anche il Sassarese fa registrare accumuli notevoli, e la stazione di Sassari posizionata nella zona alta della città ha raggiunto 897 mm.  Va detto che mediamente tra settembre e marzo si registrano quasi il 90% delle precipitazioni pertanto i valori, seppur elevati, sono “quasi” definitivi. 

D’altra parte, su alcune zone la penuria di precipitazioni ha lasciato il segno e su Cagliari ad esempio sono caduti soltanto 265 mm e su Quartu 268, che risultano comunque valori sotto la media climatica parziale; anche il settore sud-orientale risluta penalizzato, con San Vito che registra 304 mm, mentre in Ogliastra è il dato di Jerzu (393,8 mm) a rappresentare nella sua interezza la situazione di siccità che interessa la zona.

 

L’anomalia climatica è positiva sulle zone ben esposte al flusso umido occidentale, mentre come facile immaginare, le pur copiose piogge di marzo non hanno colmato il deficit pluviometrico accumulato nei mesi precedenti sul settore centro orientale e sud-orientale sardo. Le anomalie positive più elevate si registrano in Gallura e Sassarese, mentre i picchi di deficit si registrano nella piana di Tortolì, in Ogliastra. 

 

Il periodo anticiclonico che attualmente interessa il Mediterraneo occidentale favorisce nelle piante la ripresa dell’attività vegetativa sulle aree di pianura e collina; la buona riserva idrica presente su gran parte dei suoli sardi garantisce un buon accumulo in biomassa su tutte le specie vegetali, siano esse coltivate o naturali: questo si traduce in un ottimo stato della vegetazione su pascoli, coltivi e boschi.

 

Alleghiamo infine una bella immagine di Sadali durante la nevicata del 15 marzo 2013 –  autore della foto Mattia Meloni:

 sadali

15 aprile 2013 – Dario Secci

 

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