Prima parte dell’inverno 2013-2014 confronti con il passato

La prima parte dell’inverno 2013-2014 si concluderà attorno alla metà del mese di Gennaio con un perfetto sincronismo con la probabile svolta a livello circolatorio nel settore Atlantico-Europeo.

 

Le anomalie che si lascia dietro questa prima parte dell’inverno sono tutte orientate verso il caldo su tutta l’Europa, dove la assenza di ondate di gelo e le continue correnti occidentali di provenienza oceanica, hanno reso Dicembre e la prima parte di Gennaio un semplice prolungamento di Novembre.

Alle basse latitudini e quindi nel Mediterraneo, gli effetti del raffreddamento del mare rispetto al mese di Novembre (quando avevamo ancora temperature superiori ai +20°C), hanno permesso un netto differenziamento tra i 2 mesi. Tuttavia la mancanza di ondate di freddo (a esclusione di quella di fine Novembre) e la rapidità con cui sono transitate le perturbazioni di origine atlantica, hanno permesso anche sulla Sardegna uno scostamento dalla temperatura media del periodo tra +1.5 e +2.5°C, con valori più alti riferiti alle temperature massime.

Emerge quindi una prima parte di inverno in netta contro tendenza con la circolazione avuta negli ultimi 4 anni. Come possiamo vedere dall’immagine allegata che si riferisce alla anomalia di geopotenziale a 500 hPa, su Atlantico e Europa, nel periodo 1 Dicembre – 6 Gennaio nelle passate stagioni invernali, in cui il vortice polare si è mostrato piuttosto turbolento.

 

 

La mappa riferita alla prima parte dell’inverno 2013-2014 si mostra invece da manuale e rappresenta un perfetto schema di NAO + e AO +, con un vortice polare molto attivo e poco disturbato, favorevole quindi a un inverno mite su tutta Europa e piuttosto piovoso in particolare alle alte latitudini.

 

 

Come proseguirà Gennaio?

Con il metodo ensemble, ormai consolidato nella previsione a medio lungo termine, siamo già in grado di dire che con il peggioramento atteso sul Mediterraneo occidentale, tra il 14 e il 15 di Gennaio, si aprirà una prima fase fresca e instabile, che avrà carattere di maggiore persistenza rispetto alle passate occasioni perturbate avute nel mese di Dicembre.

Spingendo lo sguardo ancora più in avanti non notiamo grosse anomalie termiche dai principali modelli di previsione stagionale per il mese di Gennaio in area Mediterranea. Addirittura i modelli stagionali IBMET, GLOBO e CFS si allineano verso un nuovo rinforzo della attività depressionaria atlantica nella terza decade, leggermente più meridionale rispetto a quella avuta nella prima decade. Questo favorirebbe la penetrazione di minimi depressionari da nord ovest nel Mediterraneo occidentale, che potrebbero contrastare in parte la anomalia termica positiva accumulata nei primi giorni del mese.

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