Sardegna in fiamme, ecco i dati satellitari aggiornati.

Proponiamo le prime immagini satellitari elaborate in anteprima da Sardegna Clima Onlus del devastante incendio scoppiato sul Montiferru durante il weekend scorso.

Le alte temperature con picchi oltre i 40°C accompagnate da raffiche di vento di scirocco sostenuto e da valori di UR (Umidità Relativa) molto bassi sono stati il mix perfetto che ha portato ad oltre 11.000 ettari bruciati (alle ore 13:00 di Sabato 25 Luglio). Il bilancio è tuttavia ancora provvisorio.

Si tratta dunque del peggiore disastro incendiario degli ultimi 20 anni in Sardegna.

Lasciamo parlare le immagini dallo spazio che danno un’idea di quanto sia accaduto.

Perimetrazione della superficie bruciata, sono visibili anche i fronti ancora attivi alle 13:00 di ieri. Dati Copernicus Sentinel-2

 

Immagine notturna SUOMI NPP – Si nota l’anomalia termica sull’area interessata dall’incendio oltre alle luci dei principali centri abitati.

Mostriamo infine un interessante confronto tra l’incendio attuale (in rosso) e quello altrettanto devastante che scoppiò il 9 Agosto del 1994 quando le fiamme partite accidentalmente da Seneghe divorarono oltre 15 mila ettari di terreno tra Scano Montiferro, Santu Lussurgiu, Sagama e Sindia per arrivare a lambire la cittadina di Macomer.

Confronto tra le aree bruciate nell’incendio dello scorso weekend (in rosso) e quelle del 1994 (in marrone scuro). Immagine NASA – Landsat 1994.

AGGIORNAMENTO (30 Luglio 2021). La stima finale accurata e aggiornata con dati Copernicus Sentinel-2 è di 13000 ettari bruciati.

Stima finale particolareggiata su base dati Copernicus Sentinel-2 – 13.000 ha.

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