Novembre 2015, stato di grave siccità?

Nonostante l’autunno che ha dal mese di Settembre esordito con piogge superiori alle medie su oltre il 50% del territorio isolano, oggi 11 Novembre 2015 il più noto giornale Sardo, dedica una pagina di apertura al presunto stato di grave siccità che affligge la nostra isola.

 

Fortunatamente la regione Sardegna offre un servizio di monitoraggio mensile dei quantitativi di acqua invasati in ogni singolo bacino. Consultabile cliccando su questo LINK.

Tale rapporto indica la Sardegna in una fase di PREALLARME siccità.

 

La situazione complessiva, pur non essendo rosea si presenta di poco inferiore a quella del 2014 e con un deficit più sensibile rispetto al 2013. Dati riferiti al 31 Ottobre:

 

2013 volume invasato 67.4% del totale

2014 volume invasato 63.6% del totale

2015 volume invasato 58.9% del totale

 

Nella consultazione del rapporto completo lascia tuttavia perplessi l’andamento dello stato degli invasi che nel periodo dal 31 Agosto al 31 Ottobre, perdono complessivamente circa il 4% dell’acqua invasata, circa 97 milioni di metri cubi in meno. Passando da un 62.2% al 58.9%, nonostante le piogge, che ripetiamo hanno interessato in maniera abbondante principalmente il sud e l’est della regione.

 

Non sono quindi bastate, per varie ragioni, le abbondanti piogge a permettere un netto aumento delle risorse idriche e anzi continuiamo a vedere casi in cui si registra una diminuzione. Tra questi citiamo:

 

Lago Flumendosa (Nuraghe Arrubiu) con – 46 milioni di metri cubi in 2 mesi

Liscia (Calamaiu) con – 6 milioni di metri cubi in 2 mesi

Flumenosa (Bau Muggeris) perde solo 1.6 milioni di metri cubi.

 

Nei casi in cui si registrano aumenti questi sono solo di pochi milioni di metri cubi. L’aumento percentuale è quindi piuttosto contenuto e si mantiene ben lontano dai massimi consentiti.

 

 

 

 

Concludiamo allegando un grafico che può consolarci, riferito ai metri cubi totali accumulati nei bacini sardi. Si nota come la situazione attuale sia ben distante da quella avutasi alla fine degli anni 90.  

 

 

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