Torna l’atlantico, nuova settimana perturbata in vista

Dopo la temporanea pausa anticiclonica torneremo nel vivo della stagione perturbata a partire da martedì 25 Novembre.

Il peggioramento questa volta sembra finalmente ben strutturato a grande scala e vedrà una decisa penetrazione del flusso atlantico nel Mediterraneo, in particolare nella seconda parte della prossima settimana.

Fino ad ora abbiamo assistito a gocce fredde e deboli saccature, che si muovevano  attraverso stratificazioni a bassa quota calde e umide, garantite da un mare ancora caldo. I contrasti massimi tra alte e basse quote, hanno permesso lo sviluppo di fenomenologia, principalmente temporalesca. Nei casi in cui l’aria è stata convogliata in maniera ottimale, in zone orograficamente particolari (Liguria), si sono registrati accumuli degni delle tante alluvioni avutesi negli anni 70.

A partire da questo fine settimana la circolazione meridionale già in atto, porterà un sensibile aumento delle temperature minime a tutte le quote. L’aria umida e calda, su un suolo ormai freddo a causa della scarsa radiazione solare tipica del periodo, favorirà la formazione di abbondante condensa nelle aree in ombra (in particolare nelle aree costiere esposte a est), che perdurerà per tutto il giorno. La ventilazione ridurrà invece le possibilità di formazione di nebbie. Le temperature massime saranno ovunque miti e prossime ai 20°C, anche nelle aree montane dell’interno, anche nei paesi più alti del Gennargentu. 

A partire da martedì il netto calo dei geopotenziali sulla Spagna, permetterà le prime deboli e isolate piogge da stau, sui rilievi esposti a est, favorite da una circolazione sud orientale in gran forma. 

Mercoledì gli effetti della vicina circolazione depressionaria si renderanno maggiormente evidenti. Nel corso della giornata ipotizziamo l’ingresso di un fronte da sud ovest, con fenomeni potenzialmente diffusi, ma non significativi. Vista la distanza temporale è tuttavia inutile andare a descrivere i dettagli. 

Nelle giornate di giovedì e venerdì l’ipotesi più accreditata è quella di una rotazione delle correnti instabili da sud ovest a ovest, nord ovest. L’ingresso deciso di aria nord atlantica è invece atteso verso la fine della settimana, con un weekend governato da un clima decisamente instabile e fresco. In questo caso sono molto elevate le ipotesi della prima imbiancata in alta montagna, che quest’anno giungerebbe con un deciso ritardo rispetto agli anni scorsi.

Maggiori dettagli sulla prossima movimentata settimana, saranno forniti nei prossimi aggiornamenti.

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