Villagrande – Straripa il rio Mesu Idda Disabile recluso in casa

Mercoledì 05 novembre 2008
A Villagrande torna la paura. E con la paura la rabbia, tanta rabbia. Le violenti piogge di ieri mattina hanno portato nuovamente lo scompiglio, creando disagi in alcuni quartieri e scatenando la reazione di chi è stanco di vivere nell’incertezza e nel terrore. Chi ha ancora paura dopo la tragica alluvione del 6 dicembre 2004 che causò lutti e distruzione.
Antonietta Murru, 56 anni, ex impiegata delle Poste, abita in via Galilei, nel rione Mesu Idda . Suo marito Pietrino Mameli, 65 anni, è disabile. Per accedere ai piani alti della casa è costretto a usare un ascensore. Che si allaga ogni volta che c’è un nubifragio e il rio Mesu Idda straripa. Nel 2004, l’alluvione causò danni per 10 mila euro, interamente rimborsati. Il nubifragio di ieri ha rischiato di renderlo nuovamente inutilizzabile e Antonietta ha detto basta. «È dalle sei di stamattina – raccontava a caldo – che tolgo pietre e fango per far defluire l’acqua. Ho chiamato i vigili, il Comune, il commissario straordinario, perfino la Prefettura». Risposte? «Dalla Prefettura mi hanno detto che avrebbero telefonato al Comune. Che a loro volta dicono tocchi alla Regione intervenire. Ma forse dormono».
Sul disastro di quattro anni fa era stata aperta anche un’inchiesta. «Tempo fa si diceva che i fiumi non si potevano toccare perché doveva intervenire la magistratura. Ma anche la magistratura, da quattro anni, sembra sonnecchiare. Purtroppo ormai si sa che, quando piove, lo fa in maniera torrenziale, non più come una volta. E allora bisogna intervenire al più presto».
Antonietta Murru non nasconde la sua rabbia. «Per l’alluvione non ho versato una lacrima per me stessa, perché rispetto ad altri sono stata fortunata. Ieri mattina, invece, mi sono messa a piangere». L’ex postina lancia un’accusa chiara: «Vicino al fiume, tutto è com’era nel 2004, i fiumi sono ancora coperti, i massi sono rimasti dov’erano, non hanno toccato neanche un filo d’erba. Dove sono finiti i soldi della Regione? A Villagrande stanno mettendo i sampietrini, cemento qua, cemento là, ma il vero pericolo è il fiume».
A fine mattinata, accanto alla sua casa sono intervenute alcune ruspe e un martellone pneumatico che hanno riportato la situazione alla normalità. Almeno per ora.
FRANCESCO MANCA

Aggiungi un Commento