Prima di cominciare la lettura di questo capitolo, c’è da premettere che non sono mai stati sviluppati studi approfonditi sulla nevosità in Sardegna, mancando una serie continuativa di dati storici, per stazioni sopra i 1000 metri, si sa poco sulla nevosità di alta montagna. L’analisi riportata è perciò basata prevalentemente su osservazioni condotte negli ultimi vent’anni. Sardegna Clima già dal 2007 ha iniziato un progetto di monitoraggio meteo-climatico delle aree montane dell’isola installando le prime stazioni stabili oltre i 1300 metri. La prima mappa sulla nevosità italiana e dunque pure per la Sardegna fu realizzata negli anni ’60 e riguarda il quarantennio 1921-1960. Si tratta tuttavia di uno studio molto approssimativo soprattutto per ciò che concerne la Sardegna.
Questa è una zona relativamente più fresca in cui la neve fa la sua comparsa per almeno 1 volta l’anno, durante i periodi più freddi dell’inverno e all’inizio della primavera.
Mediamente attorno ai 1000 metri la quantità di neve media per inverno si aggira attorno ai 70-80 cm. I dati storici della stazione nivometrica di Fonni a 992 metri s.l.m. danno una media di neve fresca per stagione di 89 cm, distribuiti in questa maniera:
Accumuli medi mensili (in cm) relativi alla stazione nivometrica AM di Fonni (NU) | |
---|---|
Novembre
|
1
|
Dicembre
|
22
|
Gennaio
|
23
|
Febbraio
|
27
|
Marzo
|
9
|
Aprile
|
7
|
TOT
|
89
|
La durata della neve, anche in queste località non è elevata. La Sardegna è sempre esposta pure in pieno inverno a correnti miti e terminato il passaggio della massa di aria fredda, lo zero termico risale rapidamente sopra i 1000 metri, pure in pieno inverno, permettendo massime sopra lo zero e spesso sopra i 5°C, pure il giorno dopo la nevicata.
In seguito a nevicate molto abbondanti, nel caso la neve riesca a rimanere intatta nonostante massime sopra gli zero gradi, la notte si assiste spesso a gelate, che permettono di compattare il manto, garantendo qualche giorno in più di permanenza.
In annate particolarmente nevose in località montane come Fonni, Desulo o Tonara si è assistito a varie settimane consecutive con neve al suolo. Nelle cime dei rilievi tra gli 800 e i 1000 metri, in seguito a ondate fredde di rilievo, si viene a formare lo scaccianeve, con la formazione di accumuli eolici di qualche metro, che perdurano per qualche settimana.
E’ già una quota montana, sono frequenti le nevicate e per almeno 1 volta a inverno si assiste a tormente di neve con temperature di qualche grado sotto lo zero. La esposizione ai venti dei versanti collocati a queste quote, permette la formazione frequente di scaccianeve e di calabrosa e galaverna. Il periodo in cui si possono osservare nevicate a queste quote vanno da fine ottobre ai primi di maggio. Dato il lungo periodo in cui sono possibili le nevicate, si riscontrano mediamente oltre i 5 giorni di neve con accumulo al suolo.
Date le temperature mediamente basse a tale quota, nella stagione invernale il manto può durare facilmente anche oltre 1 mese, anche se difficilmente questo si presenta uniforme a causa della elevata ventosità delle montagne sarde.
Con tale quota si fa riferimento solamente a una parte limitatissima del territorio sardo, infatti le principali cime che superano i 1800 metri sono Punta la Marmora (1834 m) e Bruncuspina (1829 m). E’ una zona molto esposta ai venti e con un clima estremo e repentine variazioni di temperatura. La neve cade prevalentemente sotto forma di tormente con forti venti e formazione di Calabrosa, lo scaccianeve forma poi abbondanti nevai nelle zone di accumulo eolico che possono raggiungere, in annate particolarmente nevose, i 10 metri di profondità.
Durante i periodi miti e stabili l’aria in quota si presenta frequentemente secca e questo aiuta il mantenimento dei nevai per tutta la stagione invernale. Sono molto frequenti 3 mesi consecutivi di suolo coperto da neve, nei versanti nord orientali di Bruncuspina e Punta la Marmora, mentre in annate molto nevose gli ultimi nevai possono sparire solo alla metà di giugno (ultimo evento nel 2005). Dato che le prime nevicate con accumuli consistenti, possono avvenire già da metà novembre possono capitare 6-7 mesi consecutivi con suolo coperto di neve, nei versanti settentrionali del massiccio.
Le nevicate sono possibili in tutti i mesi dell’anno escluso il periodo da metà giugno a metà settembre in cui non si ha memoria di eventi nevosi, con accumulo in quota.
Nella seguente lista vengono riportate le date delle prime nevicate della stagione con accumulo al suolo in Sardegna degli ultimi 20 anni. La data della comparsa della neve può variare dai primi di Ottobre fino a tardare ai primi di Dicembre. In grassetto gli eventi estremi.
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