Climatologia della Sardegna

Norme OMM (WMO)

Si tratta delle basilari norme da rispettare per la installazione di una stazione meteo urbana o extraurbana. Solitamente le stazioni meteo di enti ufficiali come l’ARPAS o l’AM vanno a rispettare abbastanza bene le norme OMM (Organizzazione Meteorologica Mondiale, WMO in inglese), valide per le stazioni meteo extraurbane, mentre la banca dati proveniente dall’ ex Ente Idrografico della Sardegna (seconda fonte di dati climatologici della regione) non segue sempre norme uniformi per la collocazione delle sue centraline di rilevamento e anzi si notano spesso stazioni non posizionate a norma.

Stazioni meteo extraurbane:

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Stazione extraurbana ARPAS di Villanova Strisaili

Raramente chi installa una stazione meteo amatoriale riesce a rientrare all’interno di questi canoni di rilevamento. Una stazione extraurbana vuole solitamente spazi aperti e assenza di ostacoli che nelle zone dove si concentra normalmente la popolazione sono caratteristiche difficili da ottenere.

Le norme stabilite nel 1983 dall’OMM prevedono:

  1. Assenza nelle 4 direzioni attorno alla capannina, di ostacoli di qualsiasi tipo, compresi alberi, cespugli e arbusti.
  2. Il suolo sotto la capannina deve inoltre essere dotato di suolo erboso con una altezza massima di 5 cm e privo di foglie secche.
  3. I sensori termici e igrometrici devono inoltre essere posizionati all’interno di una capannina o schermo solare (non viene precisato se ventilato o meno) rigorosamente bianchi.
  4. I sensori termici e igrometrici devono essere posizionati a una altezza compresa tra i 1.3 e i 2 metri.
  5. La stazione deve essere il più possibile rappresentativa del luogo di studio, perciò si devono evitare zone soggette ad accumuli locali di aria fredda/calda, zone soggette ad allagamenti temporanei, fontane e zone irrigate.
  6. Gli strumenti devono essere puliti e periodicamente tarati.

Si tratta di regole rigide e spesso di difficile attuazione, tuttavia il rispetto di queste regole, garantisce uniformità dei rilevamenti e permette anche confronti più corretti tra stazioni che rispettano le medesime norme. Tuttavia vista la difficile attuazione di queste regole l’OMM nel 1996 ha elaborato un’altra serie di regole meno rigide per delle stazioni da definire come urbane.

Stazioni meteo urbane:

Le norme per le stazioni meteo urbane sono sicuramente più flessibili e di più facile attuazione, perciò il loro rispetto garantisce a chi fa dei rilevamenti, di poter ottenere un grado di affidabilità delle proprie misure il più elevato possibile.

  1. Il sensore termico e quello igrometrico devono essere posizionati ad almeno 1 metro da pareti o muri.
  2. Il sensore termo igrometrico va posizionato in capannina o schermo solare rigorosamente bianchi.
  3. La altezza dal suolo della capannina o schermo deve essere compresa tra i 1.8 m e i 10 metri.
  4. Si dovrà posizionare la capannina su un suolo erboso o su un tappeto di poliuretano espanso, in modo tale da fornire un isolamento ed evitare un eccessivo rilascio di calore da parte di materiali che tendono a riscaldarsi eccessivamente.
  5. I pluviometri devono essere lontani da ostacoli per almeno 3 volte la loro altezza.
  6. Gli strumenti devono essere puliti e periodicamente tarati.

capoterradavisLe norme per le stazioni urbane sono piuttosto importanti ad esempio la 1 è una regola fondamentale perché pareti e muri di una casa rilasciano calore durante le ore notturne e possono sfalsare le misure.
Si tratta di una norma facilmente rispettabile in case con giardino. In balconi o piccoli terrazzi si può facilmente rispettare, dotando lo schermo solare di una opportuna prolunga, meglio ancora se fissata alla ringhiera. La regola numero 2 è lo stesso importantissima, non possono infatti essere fatti dei rilevamenti con sensori esposti direttamente ai raggi solari, perché si avrebbero dati troppo alti di giorno e sottostimati la notte, la soluzione di usare per i rilevamenti posti ombrosi, può rivelarsi lo stesso errata, se questi sono poco ventilati e se poi il sensore, non essendo schermato, riceve direttamente la pioggia. Il punto 3 dice semplicemente che è inutile posizionare una stazione urbana sopra un palazzo alto 20 metri, perché non rappresenterebbe più le condizioni che si hanno invece al suolo dove noi viviamo.
Il punto 4 può essere facilmente aggirato evitando semplicemente di posizionare la stazione su un fondo asfaltato o su superfici scure o metalliche che riscaldano eccessivamente e dotando lo schermo di ventilazione forzata. Il punto 5 riguarda i pluviometri, ed effettivamente è fondamentale che gli strumenti siano lontani da ostacoli, per evitare che questi risultino riparati in caso di vento e che si abbiano delle sottostime o sovrastime per gocce di rimbalzo. Inoltre la vicinanza a degli alberi può andare a ostruire con delle foglie l’imboccatura del pluviometro andando poi a determinare errori nei rilevamenti.
La norma numero 6 è importante soprattutto per le capannine, perché se questa assume una colorazione più scusa a causa di polveri ecc, si ridurrà il suo potere riflettente e anzi andrà a scaldarsi maggiormente alterando la corretta affidabilità della serie di dati.

Le tarature inoltre sono importantissime per gli strumenti in particolare pluviometri e termometri è sempre buona norma dotarsi di uno strumento di verifica.