Fredde correnti nord orientali in arrivo, quali gli effetti sulla Sardegna?

Ormai l’ondata di calore che ha interessato la Sardegna si appresta a concludersi, gradualmente dal pomeriggio di mercoledì, le alte quote torneranno sotto lo zero. Il calo dello zero termico sarà repentino e domani si passerà dagli oltre 2600 metri di inizio mattina, ai 1000 metri della sera.

Sull’isola transiterà, nel pomeriggio di mercoledì, un sistema frontale a carattere freddo, con traiettoria nord ovest sud est, che avrà tuttavia un moto piuttosto rapido. L’aria calda più leggera, scalzata dall’incessante avanzata dell’aria fredda e densa si muoverà verso l’alto dando origine a rovesci.

Osservando le mappe a 850 hPa (quota isobarica che corrisponde a circa 1400 metri di quota), non sarà sfuggita la posizione perpendicolare delle isoterme (linee che collegano punti di ugual temperatura) rispetto alle isoipse (linee che collegano punti di ugual geopotenziale), osservando le stesse carte si nota anche la estrema vicinanza delle isoterme e questo indica la netta differenza delle 2 masse d’aria che entreranno in contatto nel pomeriggio di domani.

Ad una corretta analisi non può mancare l’esame delle carte a 500 hPa (5400 metri circa), che hanno una estrema importanza. Notiamo immediatamente che non c’è corrispondenza tra l’arrivo dell’aria fredda a 850 hPa (che arriva prima) con quello a 500 hPa (più lenta in questo caso). Questo indica la presenza di un fronte maggiormente strutturato alle basse quote. Detto in parole molto semplici, dopo che l’aria sarà spinta verso l’alto dall’avanzata del fronte nei primi 2500-3000 metri di quota, non riuscirà più a salire agevolmente, frenata dalla presenza di un debole gradiente di temperatura (diminuzione della temperatura con la quota). Questo frenerà fortemente la fenomenologia temporalesca, che si associa spesso a fronti freddi in arrivo da nord ovest.

Abbiamo spiegato il motivo per cui i modelli vedono accumuli piuttosto contenuti per il pomeriggio sera di domani, legati anche alla rapidità di transito del fronte.

Spostandoci alla analisi per le prime ore del mattino di giovedì, vediamo finalmente l’ingresso del nucleo freddo anche alle alte quote, su un letto di aria freddissima nei bassi strati. In questa fase tutti i paesi montani sopra gli 800 metri avranno temperature sotto lo zero. In questa fase si avrà una nuova intensificazione dei fenomeni (nevosi fino ai 300-400 metri sul nord est), in particolare sulla Gallura e sul centro dell’isola, legata alla penetrazione di correnti nord orientali (il minimo al suolo sarà situato sull’Italia centrale). Attorno all’alba di giovedì i fenomeni tenderanno ad attenuarsi, mentre soffieranno forti venti di tramontana nelle coste orientali. Ci sarà spazio per ampie schiarite (sulla parte occidentale della Sardegna), legate al rapido allontanamento verso est del minimo di pressione. Sarà tuttavia una giornata molto fredda, con lo zero termico che non salirà sopra i 1100 metri di quota.

Venerdì ancora qualche nube nella costa orientale dove si faranno sentire i freddi venti di tramontana. Il vento sarà forte anche al mattino sul sud ovest dell’isola, con direzione nord ovest. Da metà giornata si assisterà a un rapido calo della ventilazione con aria tuttavia ancora molto fredda.

La notte tra venerdì e sabato, in seguito alla attenuazione dei venti, potrebbero presentarsi le condizioni per diffuse gelate nelle vallate, mentre la restante parte della giornata trascorrerà con cieli tersi (richio di qualche nube solo sul nord est).

Alleghiamo la mppa delle nevicate totali (accumuli al suolo in cm) attese da inizio peggioramento fino alla notte di venerdì. Le mappe dettagliate possono essere consultate nella sezione MODELLI del sito.

 

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