Prima ondata fredda continentale della stagione

La notte scorsa altri 20 cm si sono aggiunti al già notevole manto nevoso presente sopra i 1300 metri di quota. Qualche cm di neve si è accumulato anche nei paesi più alti della Sardegna durando tuttavia solo poche ore. Merito del leggero scivolamento verso sud dell’aria fredda che da giorni lambisce l’isola, rendendo la Sardegna meta di contatto tra masse d’aria di differente origine.

Lasciandoci alle spalle le tante occasioni perturbate avvenute nel recente passato, poniamo lo sguardo verso il prossimo intenso peggioramento che finalmente mostra diversi elementi di novità.

Il notevole rinforzo della struttura anticiclonica nord Europea (tra Gran Bretagna e Svezia), determinerà nei prossimi giorni un blocco delle correnti atlantiche, protagoniste della stagione invernale 2012-2013. Vedremo quindi un calo deciso della Nao (per la prima volta questo inverno), accompagnata da una Ao negativa, un perfetto binomio che è stato molto frequente nella stagione invernale del 2010, caratterizzata da frequenti correnti fredde nord orientali.

Alleghiamo una interessante mappa di reanalisi delle anomalie geopotenziali a 500 hPa nell’emisfero settentrionale, nel periodo compreso tra il 1 Gennaio 2013 e il 18 Febbraio 2013. Da questa notiamo la intensissima attività depressionaria in Europa, che data la sua posizione giustifica le peristenti correnti piovose occidentali. 

 

 

Il nucleo di aria fredda si staccherà in queste ore dalla Russia, con valori termici piuttosto bassi, con picchi di -13°C a 850 hPa e -35°C a 500 hPa. Un freddo quindi concentrato soprattutto alle medio basse quote troposferiche, come spesso accade con le masse d’aria continentali.

Nel corso delle giornate di Mercoledì e Giovedì, il nocciolo di aria fredda transiterà su Germania e Francia, determinando scarsi effetti sul Mediterraneo (ancora protetto dall’arco Alpino). Nella giornata di Venerdì, l’aria fredda comincerà a fruire verso il Golfo del Leone e le Baleari, generando in poche ore la formazione di un profondo minimo depressionario a ovest della Sardegna.

La conseguenza diretta sull’isola, sarà un netto rinforzo delle correnti sud occidentali, che determineranno tra la mattinata di Venerdì e il pomeriggio di Sabato, alti valori termici a tutte le quote, con pioggia e nebbia anche sopra i 1500 metri, dove la neve presente sarà soggetta a circa 36 ore di rapido scioglimento. Tali correnti determineranno anche precipitazioni piuttosto abbondanti nei settori occidentali dell’isola e nelle aree centrali, con formazione di frequente fenomenologia temporalesca sul mar di Sardegna.

Dalla serata di sabato irromperà aria fresca in quota, che avrà il merito di riportare lo zero termico sotto i 1500 metri, aprendo quindi un nuovo periodo favorevole a nuovi accumuli nevosi in montagna. La quota neve, attorno agli 800-1000 metri nella giornata di domenica, calerà fino ai 400-600 metri nelle giornate di lunedì e martedì, in cui vi saranno ancora occasioni per accentuata instabilità, per merito del minimo depressionario principale che stazionerà in prossimità dell’isola (impossibile attualmente individuarne l’esatto posizionamento, da cui dipenderà l’esatta distribuzione delle precipitazioni).

Per il lungo termine e quindi per i primi di Marzo, la tendenza è univoca e condivisa da tutti modelli, anche nei run effettuati con il metodo ensemble e vede una fase mite piuttosto intensa, frutto probabilmente della ripresa di correnti atlantiche piuttosto basse di latitudine, ma su questo ci torneremo nei prossimi giorni. 

 

Concludiamo con una immagine giunta nella giornata di oggi dalle piste del Bruncu Spina (da Alessandro Alterio), che mostra come oggi si sia potuto sciare sulla nuova neve caduta nella notte. 

 

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